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martedì 25 aprile 2017

La dove ballano gli orsi

Domani ricomincio il mio corso di Tedesco, e questa volta sono al livello A2. Significa, quindi, che inizio ad essere in grado di fare le mie prime conversazioni. Purtroppo l'unico momento in cui ascolto e parlo il Tedesco e' a lezione di danza classica, quindi non so dire "passami il pane" ma posso dibattere sul fatto che e' necessario tenere i talloni e il dito mignolo del piede aderenti al pavimento per fare un pliet profondo.

Nonostante il Tedesco non mi dia tutte le soddisfazioni che speravo, studiarlo e' sempre una gioia. Soprattutto grazie a Buolinguo. Per chi non lo sapesse, Buolinguo e' un'app del cellulare con cui faccio esercizi sul tram ogni mattina, e che fa divertire non solo me ma anche le persone vicine a me, visto che per imparare la pronuncia mi metto a dire al cellulare con veemenza "ich bin eine banane!", "Io sono una banana".
Il che e' comunque meglio di quella volta che l'esercizio di pronuncia prevedeva la frase "Ich bin schwanger" e solo dopo averla ripetuto tre volte ho notato che tutti mi guardavano strano perche' ero una pazza che diceva da sola ripetutamente di essere incinta.

Oltre alle figure di cacca scheisse, Buolinguo mi fa imparare delle frasi bellissime. Tipo:


Essere un fantasma e' meglio o peggio che essere una banana?




Non vorrei cadere negli stereotipi, ma secondo me i Tedeschi hanno davvero una santa patata (e solo ora che lo scrivo mi vengono in mente tutti i doppisensi, giuro che non ci avevo pensato)



Domanda filosofica: meglio essere mangiata tu o che venga mangiata la santa patata?



Good luck with that



E niente, Buolinguo ha vinto tutto e mi e' subito venuta una voglia impellente di dargli dei soldi

Un'altra cosa che mi da' gioia in Tedesco e' che ci sono molti modi di dire. Io di solito li scopro grazie a Pinterest perche' me li manda la mia amica tedescoparlante Giada, e grazie a lei oltre a parlare di schiene dritte e gambe flessibili so anche dire che dormo come una marmotta. Come i piu' assidui lettori sapranno, pero', la mia fascinazione e' piuttosto per gli orsi. E il Tedesco non mi delude:

Da steppt der Bar, La' dove danza l'orso, vuol dire un posto in cui ci si diverte

E, quando stavo gia' soccombendo alla nostalgia degli orsi, ecco che un'altra app (che chiameremo Dabbel) mi propone questa cosa


L'esercizio prevedeva di completare un dialogo in un un idiota si perde in un bosco e ha paura di incontrare degli orsi, e francamente io mi ci sono identificata

Sappiamo quindi che gli orsi in Germania non volano, ma ballano. E questo mi da comunque fiducia nella Germania, e la nostalgia se ne va subito quando mi rendo conto che fuori dalla mia finestra ci sono solo piccioni, che tubano fastidiosi ma quasi sicuramente non mi uccideranno. 



giovedì 13 aprile 2017

Un Pezzo di Belpaese in Germania

Come i piu' affezionati di voi gia' sanno, sono sbarcata in Germania per lavorare nella succursale di Mordor dove vengono mandati gli orchi meno graditi (che sospetto siano gli orchi femmina)

Nel caso non mi crediate

Pero', visto che amo i treni, la maggior parte dei miei week end li passo a Treviri. Che, oltre ad aver dato i natali al nostro Carletto preferito, e' anche la citta' piu' antica della Germania, almeno secondo una guida in Tedesco che ho comprato e leggo assiduamente ma non capisco quasi nulla
Infatti Treviri e' una citta' romanica che e' stata fondata dai Romani. Essendo che i Romani non erano cretini hanno subito pensato a costruire le cose piu' importanti: le terme e l'arena.



Rimane dell'epoca romana una porta, che si chiama Porta Nigra (proprio cosi', con questo nome che alle orecchie nostre suona familiare, molto piu' di Schwarze Tur che sembra un insulto). La Porta Nigra e' nera perche' e' sporca, proprio come Calimero. Infatti all'inizio non era nera ma non si sa come si chiamasse, quindi nel Medioevo l'hanno chiamata cosi' e ora sarebbe brutto pulirla e doverla chiamare Porta Munda o Porta Alba. Quindi la lasciano zozza.

Foto presa da Wikipedia

Poi c'e' la basilica di Costantino, che e' piu' o meno un monumento alle manie di grandezza dei regnanti: e' lunga quasi 70 metri e alta 33. Immaginiamo Costantino come fosse soddisfatto nel sedersi in mezzo a questa sala gigantesca. O come compessasse bene il fatto di avere un pene piccolo.

Pure questa da Wikipedia

Questo da' a Trier una curiosa somiglianza con le citta' Italiane. Certo, questi sassetti romani per cui loro fanno pagare 4 euro in realta' a Como ci costruiscono sopra i parcheggi. Ma, in generale, passeggiare tra le rovine mi fa sentire a casa (disse il mio animo decadente e romantico).

E grazie al bel clima facciamo i picnic
Trier inoltre sta nella regione della Mosella, fiume sul quale sta un ponte romano che si chiama (indovinate un po'?) Romerbrucke. La regione ha una sorta di microclima suo per cui tu puoi uscire e stare piu' o meno al caldo, non il caldo che avete voi in Italia ma abbastanza da fare i picnic e le passeggiate sul fiume. Questo caldo c' fa sembrare Trier la Sicilia se la paragoniamo a Lussemburgo o Bochum dove io ancora tengo i riscaldamenti accesi (e non solo perche' odio l'ambiente).

Questo microclima favorisce la coltivazione dei vigneti e c'e' quindi una fiorente produzione di vino. Certo, non sara' buono come quello dello zio vostro in Valpolicella, ma da' un po' di Italianita' e gioia ad una celiaca nella patria della birra.

Un'altra somiglianza con l'Italia e' il fatto che Trier e' piena di vecchi. A parte io e il mio moroso, credo non ci sia nessuno sotto i settemila anni. L'impiegata del comune quando ci siamo registrati e ci ha visto giovani era commossa. Ed e' un posto estremamente Cattolico, con chiese che scampanano ogni cinque passi. Mai mi sento a casa come passeggiare la domenica e trovare le vecchie che escono da messa guardandomi male.


E ovviamente i monaci vari fanno anche il vino, quindi tutto e' collegato

Una differenza, pero', e' che mentre da me in Italia le vecchie dopo la messa si fermano al bar a sparlare di me e delle altre persone che hanno guardato male, qui non c'e' mai in giro nessuno. In teoria Trier ha anche un'universita', dove pero' penso che gli studenti stiano chiusi nelle gabbie perche' il Venerdi' e il Sabato sera non c'e' mai in giro nessuno. La scorsa settimana sono stata cosi' sorpresa di vedere dei giovani fare una sorta di bottellon che li stavo per fotografare.
Chiese, chiese ovunque

E voi direte, che fanno tutte queste persone (seppur anziane) nel loro tempo libero? La spiegazione di un'amica tedesca e' che loro non hanno molto la cultura di stare fuori, e quindi passano molto tempo in casa. Probabilmente a fare il tombolo di Cantu' visto che alle finestre hanno tutte quelle mezze tendine col pizzo che puoi esporre solo dopo i 70 anni.

La mia teoria, pero', e' un altra. Quello che differenzia Trier dall'Italia e' l'abbondanza di sexy shop. Sara' che noi abitiamo vicino al quartiere a luci rossi, ma e' tutto un tripudio di vetrine BDSM, loschi locali, e cinema porno (che poi io dico, ma la gente non si puo' guardare i porno su Internet? o vanno li per conoscere gente? Oppure perche' non vogliono che la moglie/marito lo sappia?).
Per cui, nonostante a Trier siano tutti anziani, ho il sospetto che si mantengano sorprendentemente attivi e abbiano dei piu' che buoni motivi per non uscire mai (oltre al vino e alle tendine, intendo)

A confermare la mia teoria, una sera eravamo in macchina io e moroso, coppia rispettabile e ben vestita. Ci si avvicina un'altra macchina che ci fa segno di abbassare il finestrino.
"Scusate" dice il ragazzo in Francese "Sapete mica dove sono le prostitute?"

E da li ho capito che c'e' un'altra specialita' a Trier